L’arredamento

Nasci in un appartamento arredato.
Ti senti a tuo agio, protetto, a casa.
L’idea di te è il riflesso di quell’arredamento.
Un giorno ti tolgono ogni cosa.
Portano via i mobili, tutta la chincaglieria accumulata nel tempo, la tua vanità eternata nell’oggetto immobile.
Ti senti esposto, abbandonato, nudo. Senza più armatura.
Soffri di un dolore nuovo, potente e feroce: l’idea di te se n’è andata.
Non c’è più riflesso, non sei più io.
E allora pensi che non essendo più io sei il suo contrario.
Sei niente. Non vali niente.
Poi respiri e lentamente ti guardi intorno.
Vedi quello che l’arredamento ti nascondeva.
La struttura portante, ciò che è immutabile.
Il tuo appartamento è anonimo e indistinto.
Eppure non crolla.
Non era l’arredamento a tenerlo in piedi.
Non ero io.
Piangi ma respiri ancora.
Non sei più solo io ma capisci che il contrario di io non è niente.
È Tutto.

d.f.